Castellammare di Stabia: lacrime e munnezza

Il mio #tour per cambiare la città

Tra le lacrime e le urla, tra le aree degradate, le discariche abusive, le zone occupate abusivamente. In questi giorni ho percorso a piedi, e continuerò a farlo nel corso dell’ultima settimana, quasi tutti i #rioni di #Castellammare di Stabia. Ho incontrato cittadini che piangevano dalla rabbia, #stabiesi le cui parole si rompevano e mi si riversavano addosso. Sono rimasto scosso dai problemi dei #commercianti, dai cittadini costretti e pagare tasse altissime per una città senza servizi e senza sicurezza, umiliati dalla perdita della #villacomunale e delle #terme. Ho passeggiato tra le strade del popoloso rione San Marco, al Petraro, a via Napoli, via Fondo d’Orto, a Ponte Persica, all’Annunziatella, al Lattaro, a Scanzano e a Privati ed ho incontrato cittadini e negozianti. Mi hanno raccontato di difficoltà economiche, di burocrazia assurda, di avventori scontenti, di degrado, di elevatissima pressione fiscale. Ho incontrato, insomma, una #città che ha perso la propria identità, che a causa della #cattivapolitica, della mancanza di sicurezza e di #legalità, è rassegnata ed ha smesso di lottare. Ma ho trovato anche gruppi di persone impegnate, veri e propri #combattenti, che non si arrendono nonostante tutto, che stanno vicino ai disabili, agli anziani, che aiutano i minori dei quartieri a rischio, che investono e che credono nel nostro territorio. Sto effettuando un vero e proprio #tour, dicevo, e durante questo viaggio, come ho detto più volte nel corso di incontri pubblici, non ho incontrato un luogo della città che non versi in uno stato di degrado. Che sta bene dal punto di vista della #vivibilità, della #viabilità, della #quotidianità, dell’#ordinarietà. Non c’è. Solo nei due anni in cui abbiamo governato Castellammare ha conosciuto cosa significa la parola sicurezza, cosa significa porte aperte all’associazionismo, cosa significa identità. Cosa significa l’ascolto dei cittadini.
Su questi problemi è nostra intenzione intervenire subito attraverso un tavolo tecnico con le forze dell’ordine, liberando il centro antico da extracomunitari irregolari, riportando l’ordine nelle strade e lottando contro l’accattonaggio molesto. I titolari degli esercizi commerciali poi, troveranno sempre la porta del Municipio aperta come merita chi investe nel nostro territorio. Il centro antico deve tornare ad essere il motore vivo del turismo della città di Castellammare di Stabia. Non è possibile che una certa classe politica al governo abbia ridotto la zona in quelle condizioni pietose. I segni, poi, del degrado della scuola sono sotto gli occhi di tutti. È necessario intervenire con estrema urgenza. Farò di tutto perché luoghi come questi, dove i nostri figli passano gran parte della giornata, siano sicuri e vivibili. L’area cimiteriale si trova nel degrado più completo: subito avviso per assegnare i loculi e programmazione a lungo termine.

Tra le criticità che mi sono trovato più volte ad affrontare c’è quella ambientale. Già nei giorni scorsi abbiamo parlato della task-force comunale che istituiremo e che si occuperà di mappare il territorio per intervenire e prevenire situazioni critiche, ma non solo. Vigileremo attentamente sull’operato della ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti e dello spazzamento delle strade senza lasciare niente al caso. I cittadini, che a causa della scellerata situazione di dissesto finanziario voluta fortemente dal Partito Democratico pagano tasse altissime, meritano questa verifica e meritano una città pulita.
Sul candidato sindaco del Pd voglio essere chiaro: è un candidato privo di autonomia che opera sotto tutela. Hanno fatto mea culpa ad inizio campagna elettorale in compagnia di un europarlamentare. Come per dire: la distruzione? Certo, è colpa nostra: ma voi dateci ancora fiducia, non ve ne pentirete. Non hanno ancora raso al suolo tutto, quello è il loro problema. Voglio solo citare gli ultimi disastri della villa comunale e di Terme di Stabia tra i centinaia di problemi causati dal loro modo di governare, fatto di politica becera, di correnti discordanti, di lontananza dai cittadini. Senza dimenticare il nostro ospedale fatto di eccellenze che un consigliere regionale sta smontando pezzo dopo pezzo. Non hanno un programma serio (il copia e incolla, soprattutto nella sezione riguardante le società partecipate, è tutto da ridere), non hanno argomenti né proposte. Portano con loro solamente tutto il peso di ciò che è stato demolito. I burattinai sono sempre gli stessi e attendono ancora di poter speculare e di poter terminare il disegno partito nel 2013. Il destino di Castellammare nel centrosinistra è stato scritto lontano da qui, tra Cimitile e Boscoreale, ed il candidato sindaco del Pd non risiede nella #cittàdelleacque.
Per dare forza a questo disegno i miei avversari hanno portato a Castellammare chiunque: europarlamentari, parlamentari, ministri, ecc. Ma non ci sono riusciti: il loro ragionamento sulla filiera istituzionale è naufragato ancor prima di arrivare a destinazione. La filiera, come la intendono loro, non esiste, o meglio esiste nella misura in cui buone amministrazioni ad ogni livello collaborano per il benessere dei cittadini. Più volte, però, il centrosinistra ha dimostrato scarsissimo interesse per gli stabiesi, abbandonati a loro stessi.

La ricostruzione basata su #sicurezza, #urbanistica, #turismo, #ambiente, comincerà tra poche settimane, non appena i cittadini avranno terminato di recarsi alle urne per votare me e la mia coalizione.
Gaetano Cimmino

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