Corso de Gasperi, basta perdere tempo: porteremo il caso in Consiglio Comunale

Corso de Gasperi, basta perdere tempo: porteremo il caso in Consiglio Comunale

Vincenzo Ungaro: Ancora una diffida, ancora tempo perso, ancora rischio di perdere fondi.

L’amministrazione comunale non si rende conto dei pericoli che la città corre sulla paralisi dei lavori di corso Alcide De Gasperi: porteremo il caso in consiglio comunale. In città si guarda solo al caso della villa comunale, intanto i fondi per il Palazzo del Fascio sono persi e quelli per Corso De Gasperi sono seriamente a rischio. La telenovela a cui assistono gli stabiesi ormai da tempo è indecente. Il Palazzo del Fascio rappresenta una nuova débacle per un’amministrazione comunale di centrosinistra e il bilancio si aggraverà se non si muove un dito su corso De Gasperi. Il Comune ha lanciato un altro ultimatum alla ditta, che da cronoprogramma dovrebbe concludere l’opera a novembre. Come opposizione avevamo già preannunciato e avuto sentore di questa eventualità, anche se non abbiamo mai compreso fino in fondo il perché non si va avanti con questo cantiere. Ciò che si sta realizzando è difforme rispetto al progetto originale, ci sono state varianti in corso d’opera e la sopraelevata che si sta cercando di costruire non potrà mai ottenere l’agibilità. La ditta e l’amministrazione comunale sono coscienti di tutto questo?
A fare eco a Vincenzo Ungaro è #AntonioCimmino, vicecapogruppo consiliare di #PrimaStabia. Il termine ultimo per la rendicontazione e per non perdere ancora una volta i fondi europei, è febbraio 2017. Ci si rende conto di quello che sta accadendo, di nuovo, nonostante la drammatica esperienza vissuta con i fondi persi della villa comunale? L’amministrazione non ha imparato nulla dagli errori del passato, i lavori sul lungomare stanno continuando senza che siano usciti fuori i nomi dei colpevoli del disastro dei fondi. Ora su Corso De Gasperi pretendiamo di conoscere i nomi di chi ha autorizzato le varianti e se il Comune ha approfondito le informazioni in merito alla ditta che si sta occupando dei lavori, in termini di affidabilità, vertici e dipendenti. Faremo luce sulla vicenda di #CorsoDeGasperi prima che sia troppo tardi, è ora che l’amministrazione adotti il pugno duro per il bene di Castellammare, e porteremo il caso in consiglio comunale dove gli assessori competenti dovranno relazionare su quanto sta accadendo.

#PrimaStabia #CastellammarediStabia #Castellammare #GaetanoCimmino

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Antiche Terme di Stabia: valutare offerte di gestione. Creiamo ricchezza e occupazione

Antiche Terme di Stabia: valutare offerte di gestione. Creiamo ricchezza e occupazione

Antiche Terme di Stabia: valutare offerte di gestione. Creiamo ricchezza e occupazione.

La riapertura delle Antiche Terme di Stabia rappresenta un’iniziativa lodevole ma ‘a scadenza’, che impiega solo alcuni ex lavoratori della società partecipata fallita. A questo punto chiediamo all’amministrazione comunale di riportare in auge eventuali proposte per la gestione del complesso avanzate da privati, di portarle in consiglio comunale e di prenderle seriamente in considerazione. Parliamo nello specifico del project financing presentato in tempi non sospetti dall’associazione temporanea di imprenditori ‘Ars Nova’. Crediamo che solo in questo modo lo storico stabilimento potrà tornare a funzionare al cento per cento e creare forza lavoro. Ars Nova mise sul tavolo tre milioni di euro e possibilità di interventi di riqualificazione, oltre alla sola gestione. I tempi tecnici ci sarebbero, ma partendo adesso con la discussione e quindi con l’avviso pubblico e poi l’assegnazione, saremmo pronti per fine 2016, inizio 2017. Non si possono tenere quei progetti in un cassetto. Nell’offerta, ovviamente, andrebbero inserite clausole di salvaguardia per la tutela dello stabilimento e per i lavoratori termali licenziati nel 2015 dopo il fallimento della municipalizzata ‘Terme di Stabia’. Le Nuove Terme di Stabia, invece, vergognosamente murate, necessitano di tempi più lunghi ma va attivato quanto prima un processo di privatizzazione per creare un polo sanitario, congressuale e alberghiero di alto profilo. Ovviamente i due complessi non devono ‘cannibalizzarsi’ come accaduto in passato ma offrire servizi sinergici per turisti e avventori. Il parco idropinico merita una nuova vita.

#PrimaStabia #CastellammarediStabia #Castellammare #GaetanoCimmino  #AnticheTerme  #Stabia

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Scuole: gli assessori non vedono degrado e mini discariche

Scuole di Castellammare: gli assessori non vedono degrado e mini discariche. Siamo disposti ad accompagnarli in sopralluoghi.

Ci sono esponenti dell’amministrazione che continuano a dormire o che sono troppo impegnati lontano dalla città. Altro che toni trionfalistici. I toni trionfalistici dell’assessore alla Scuola stridono fortemente con quanto si vede in quasi tutti gli istituti di Castellammare: degrado ed erbacce ovunque.
Forse l’esponente dell’amministrazione è troppo impegnata a Roma, lontano dalla realtà della città di Castellammare di Stabia di cui comunque è assessore, per occuparsi delle scuole. Basta vedere cosa accade all’Istituto “Alfredo Panzini” di Quisisana, dove gli alunni sono costretti allo slalom tra l’erba che cresce incontrollata dappertutto. Le immagini parlano da sole e addirittura nella scuola c’è una discarica abusiva di tubi e vecchi suppellettili scolastici che sostano lì da chissà quanto tempo. Il tutto recintato dalla plastica. L’assessore all’Ambiente è al corrente di tutto questo? O continua a dormire come tutta l’amministrazione comunale? Quali toni trionfalistici? Di cosa stiamo parlando? Per non parlare della situazione strutturale degli istituti scolastici, con l’istituto ‘F. Di Capua’ in vero stato di emergenza. Siamo anche disponibili ad accompagnare gli assessori e a fare un sopralluogo insieme per mostrare loro le vere criticità su cui intervenire. L’abbiamo già detto e lo ripetiamo: le scuole di Castellammare sono all’anno zero.

#BastaProclami #BastaTrionfalismi #PrimaStabia #CastellammarediStabia #Castellammare #GaetanoCimmino

scuole di castellammare assessori non vedono degrado

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Prima Stabia, scuole, impianti fognari, strade e marciapiedi: ecco le interpellanze

Prima Stabia, scuole, impianti fognari, strade e marciapiedi: ecco le interpellanze

Strade e marciapiedi dissestate e relativi lavori; scuole, rischio sismico, trasporto scolastico e mensa; impianto fognario e pulizia delle caditoie. Tre interpellanze sono state protocollate ieri mattina dai consiglieri comunali del gruppo di opposizione di centrodestra Prima Stabia. Si tratta di tematiche importantissime sulle quali chiediamo risposte all’amministrazione comunale, ovvero al sindaco e agli assessori competenti. In particolare crediamo sia fondamentale, viste le tante segnalazioni che ci sono pervenute, che il Comune provveda a dare spiegazioni in merito alla mappatura e ai lavori in corso alla scuola di ‘Postiglione’, la cui chiusura temporanea procurerà enormi disagi ai cittadini del quartiere.

#CastellammarediStabia #Castellammare #GaetanoCimmino #PrimaStabia

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Le scuole stabiesi sono all’anno zero: basta dormire, sicurezza tema prioritario

basta dormire, rischio crollo di calcinacci, umidità, aule chiuse, lavori infiniti e di facciata: le scuole di Castellammare di Stabia sono ancora all’anno zero.

Attendiamo mappa e rassicurazioni sul rischio sismico, così come sta avvenendo per moltissimi Comuni in provincia di Napoli. Amministrazione comunale, basta dormire. È tempo di andare a scuola. E intanto proprio in questi giorni gli istituti scolastici stabiesi stanno riprendendo le attività ed aule, corridoi e cortili tornano ad essere calcati da migliaia di studenti. Famiglie e studenti hanno bisogno di rassicurazioni sulla sicurezza, come da numerose segnalazioni pervenuteci. La scuola ‘F. Di Capua’ di via Napoli necessita di interventi urgenti a cornicioni, controsoffittature, interventi strutturali e quant’altro, non solamente di pulizia dalle erbacce. È con dispiacere che dobbiamo constatare il completo immobilismo sulla questione di amministrazione comunale e Assessorati competenti, Lavori pubblici e Scuola. Tralasciando per un attimo l’ennesimo affidamento diretto per la pulizia operata in questi giorni, c’è da sottolineare che i fondi per interventi strutturali, nazionali ed europei, ci sono ma bisogna presentare buoni progetti per beneficiarne. Invece si continua a dormire e a gestire in maniera pessima quei pochi soldi che il Comune ha a disposizione.
Non possiamo non soffermarci sulla questione del rischio sismico. In queste ore molti Comuni stanno facendo il punto della situazione individuando e risolvendo le criticità. A noi risulta che quest’opera non ha minimamente toccato le scuole di Castellammare. Se c’è una mappatura pretendiamo di esserne informati, così come bisogna fare con la cittadinanza tutta. È un tema talmente delicato su cui non si può scherzare né perdere tempo. E se la mappatura non esiste o è vecchia è necessario correre per realizzarla ex novo oppure aggiornarla.
Infine, c’è da sottolineare il dramma che stanno vivendo le famiglie della zona di ‘Postiglione’, dove la scuola del quartiere è ancora rinchiusa in un cantiere e resterà così chissà fino a quando. Se questa è la gestione dei lavori pubblici e dell’istruzione ci verrebbe solo da pregare e incrociare le dita. Ma per il bene dei cittadini, delle famiglie e degli studenti porteremo questi temi in consiglio comunale dove sindaco e assessori dovranno darci risposte esaustive.

#AScuolaCiVannoInostriFigli #LeScuoleDevonoEssereSIcure #CastellammarediStabia #Castellammare #GaetanoCimmino #PrimaStabia
Basta dormire, le scuole stabiesi sono all'anno zero, sicurezza tema prioritario

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Emergenza ratti: scene indegne di un paese civile

Emergenza ratti: scene indegne di un paese civile

Emergenza ratti: riprendo una nota di Vincenzo Ungaro.

Emergenza ratti: scene indegne di un paese civile. I cittadini hanno ingaggiato battaglie contro i topi. Solo sabato la derattizzazione, ma come si è giunti a queste pessime condizioni igienico-sanitarie? Chiediamo all’amministrazione comunale: Castellammare di Stabia tornerà mai in uno stato di cose ‘ordinario’?
Appena pochi giorni fa abbiamo segnalato le pietose condizioni di strade, nelle vicinanze delle scuole, dove scorrazzavano grossi ratti. La situazione, oggi, è addirittura peggiorata come ci segnalano i cittadini e come è facilmente documentabile attraverso incredibili video che girano sui social network. La derattizzazione straordinaria sarebbe stata programmata solo per sabato prossimo. Chiediamo all’amministrazione comunale: Castellammare di Stabia tornerà mai in uno stato ‘normale’ o ‘ordinario’? Queste continue emergenze igienico-sanitarie non sono certo degne di un paese civile. A rischio a questo punto ci sono residenti, esercenti, studenti che dovranno frequentare gli istituti e che potrebbero trovarsi in compagnia di animali pericolosi. Le segnalazioni si sprecano in centro come in periferia, al rione San Marco nelle scorse ore i cittadini hanno ingaggiato una vera e propria battaglia con i ratti. E addirittura utilizzando pistole ad aria compressa oltre che scope. Siamo al limite della decenza e vogliamo comprendere come è possibile arrivare a questo stato di cose. L’opera incredibile dei volontari ha restituito alla città angoli dimenticati, ma i cittadini pagano tasse altissime per ottenere in cambio dei servizi davvero indecenti. Castellammare è stanca di questo stato di cose, porteremo il caso dell’invasione di topi in consiglio comunale: l’amministrazione dovrà darci risposte e rassicurazioni sul futuro per la sicurezza di tutti gli stabiesi.

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Carenza di personale e crollo di soffitti: è questo il rilancio per il nostro ospedale?

Ospedale San Leonardo: Carenza di personale e crollo di soffitti: è questo il rilancio per il nostro ospedale?

Ospedale San Leonardo: sbarcherà il 14 settembre in assise, ne vedremo delle belle. Rilancio sì, ma a 360 gradi senza aspettare il pagamento di cambiali elettorali. Osservando le immagini del crollo del soffitto in un reparto e leggendo storie agghiaccianti riguardanti le attese dei pazienti per un esame viene da chiedersi: è questo ciò che intendevano gli esponenti del centrosinistra al governo quando parlavano di rilancio dell’ospedale ‘San Leonardo’ di Castellammare di Stabia? Tra pochi giorni il tema dell’ospedale verrà affrontato in consiglio comunale e in quella sede credo proprio che ne vedremo delle belle perché stiamo preparando interpellanze e dossier da presentare. In aula avremo anche l’onore di parlare direttamente con i vertici dell’Asl NA3 Sud. L’obiettivo, stando a quanto dichiarato da alcuni esponenti del Partito Democratico, sarebbe quello di riportare l’emodinamica a Castellammare, forse supplicando i soliti potentati politici regionali di riferimento che hanno sempre utilizzato il San Leonardo come un mercato dove fare spesa di voti di elezione in elezione. Questo, mentre l’ospedale cade a pezzi e se non è ancora completamente crollato lo dobbiamo solamente al coraggio e alla passione di professionisti che sorreggono i reparti. Il crollo del solaio, che solo fortunatamente non ha prodotto feriti, spinge a pensare ad una messa in sicurezza urgente. Senza pensare all’emergenza personale, al fatto che non si riescono talvolta a dare nemmeno le risposte più basilari all’utenza. Il nostro ospedale deve essere un’eccellenza che serve decine di Comuni, deve essere un punto di riferimento. Abbiamo visto con i nostri occhi le condizioni dell’ospedale e se si parla di rilancio bisogna farlo a 360 gradi, senza attendere il pagamento di ennesime cambiali elettorali che gettano solo fumo negli occhi di cittadini ed operatori stanchi di vivere in emergenza.

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Il mercato dei fiori non si tocca. Imprenditori investano sul nostro territorio.

Mercato dei fiori: Imprenditori investano sul nostro territorio.

De Luca cerca di prendersi e portare a Salerno un nostro punto di rilevanza internazionale. Incontrare subito investitori e capire esigenze. L’amministrazione sta lasciando morire un altro pezzo di Stabia. Subito riqualificazione e creazione di un nuovo polo mercatale. Ci batteremo fino alla fine per i nostri floricoltori.
Imprenditori pronti a investire per portare a Scafati il nostro mercato? L’amministrazione comunale dorme o fa finta di dormire? Non possiamo permetterlo, sarebbe l’ennesima sconfitta per Castellammare di Stabia: ci batteremo con le unghie e con i denti per i nostri floricoltori. Stando a quanto riportato oggi dalla stampa ci sarebbero decine di imprenditori pronti ad investire una volta delocalizzato il mercato. Un mercato di rilevanza europea che, pur ricadendo sul territorio di Pompei, è animato per la stragrande maggioranza da maestranze e professionalità stabiesi. Ora mi chiedo, cara amministrazione di centrosinistra, caro sindaco Antonio Pannullo, vogliamo davvero perdere anche questo pezzo di città a favore di Salerno? Si tratta di risorse nostrane che con ogni probabilità non interessano a chi occupa in questo momento gli scranni della maggioranza a Palazzo Farnese. L’amministrazione come al solito è molto più attenta alle spartizioni di potere che non al commercio, alle eccellenze, a tutto ciò che rende Castellammare una città ‘viva’. L’amministrazione sta lasciando morire un altro pezzo di Stabia. Questi imprenditori vanno incontrati subito, bisogna battersi per capire quali sono le loro esigenze e portare quei capitali qui in città. È necessario capire quali sono i fattori che li spingerebbero ad investire lontano da Castellammare ed impedire questo ennesimo scempio. I fiori nascono sul territorio stabiese per mano di coltivatori che ci invidiano in tutto il mondo, ma a causa della palese incapacità dell’amministrazione comunale la città rischia ancora una volta di essere depauperata da risorse e punti nevralgici fondamentali. La proposta che avanziamo non è quella di delocalizzare il mercato florovivaistico, bensì di riqualificarlo se necessario, ammodernando collegamenti viari e migliorando i servizi. In questo senso esiste un’area del rione ‘Ponte Persica’, anch’essa al confine tra Castellammare e Pompei, che fu individuata per la creazione del nuovo mercato ortofrutticolo. Bene: proponiamo agli imprenditori e ai soggetti di settore di creare un unico polo mercatale. Quello che è certo è che ci batteremo fino alla fine, non perderemo il nostro mercato dei fiori, faremo la nostra parte, anche se l’amministrazione comunale pare avere il prosciutto sugli occhi o guarda da un’altra parte, mentre il governatore Vincenzo De Luca cerca di accaparrarsi l’importantissimo mercato portandolo nella sua amata Salerno. Siamo quasi certi di essere di fronte all’ennesima cambiale elettorale che l’amministrazione sta per pagare.


#MercatoDeFiori #IlMercatoDeiFioriNonSiTocca
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il mercato dei fiori non si tocca

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Nuove Terme: I muri della vergogna …e le antiche terme sono ancora chiuse.

Termalismo. I muri della vergogna …e le antiche terme sono ancora chiuse.

Estrema rappresentazione della chiusura di un simbolo della città di Castellammare di Stabia. Quel bene della collettività ha bisogno di un controllo assiduo. I muri della vergogna delle Nuove Terme di Stabia sono l’emblema del fallimento della politica del Partito Democratico. Il termalismo deve ripartire dalle Antiche Terme? Bene, per il momento sono ancora chiuse. Diciamo ‘no’ ad operazioni-nostalgia fini a sé stesse. Il muro sta a significare incapacità gestionale ed estrema rappresentazione della chiusura di un simbolo della città di Castellammare di Stabia. Per di più che non crediamo affatto, e i più recenti fatti di cronaca sembrano già darci ragione, che i mattoni possano tenere lontani vandali e ladri che per anni hanno imperversato nel complesso distruggendolo. Quel bene della collettività ha bisogno di un controllo assiduo. Il progetto di privatizzare la gestione, se questo è ancora tra gli obiettivi dell’amministrazione di Antonio Pannullo, non poteva cominciare peggio e potrebbe continuare con speculazioni edilizie e continue devastazioni.
Ci aspettiamo, perciò, che d’ora in avanti qualsiasi atto riguardante il termalismo comporti un continuo dibattito con tutte le forze politiche e non si continui sulla strada che ci ha condotti al fallimento, senza alcun dibattito in consiglio comunale. Sta di fatto che la riapertura delle Antiche Terme continua a slittare e il termalismo a Castellammare è fermo al palo, mentre in altre realtà del nostro Paese, tramite iniziative politiche ed imprenditoriali, si sono trovate soluzioni. Tutto questo crediamo sia meritevole di approfondimento, nel rispetto della città e degli ex lavoratori termali.
Stiamo predisponendo un’interpellanza ad hoc che presenteremo nelle prossime ore: chiediamo che lo stato di abbandono, le procedure attivate per la riconsegna del Solaro, la cattiva gestione, tutti gli ultimi atti siano verificati ed attentamente valutati. Basti pensare al solo danno economico che la città ha subito con la chiusura delle Terme. Non vorremmo che la riapertura temporanea delle Antiche Terme rappresenti un’operazione-nostalgia.

Questo il testo di una nota congiunta che ho sottoscritto insieme ai consiglieri comunali di opposizione di centrodestra Vincenzo Ungaro, Antonio Cimmino, Massimiliano De Iulio e Antonio Marino.

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Comunicato di stampa di Vincenzo Ungaro, capogruppo consiliare di centrodestra

Riporto di seguito il comunicato di stampa di Vincenzo Ungaro, capogruppo consiliare dell’opposizione di centrodestra.

“Castellammare cantiere a cielo aperto: a farne le spese solo i cittadini. Il Comune controlla i lavori di scavo dopo averli autorizzati? Scavi senza controllo nella zona collinare: subito un’interpellanza urgente. È notizia di poche ore fa che in via Madonna della Libera sia in corso un’opera di metanizzazione che impedirà il traffico veicolare fino al 6 di agosto. Credo che questa vicenda sia un chiaro segnale di estrema disorganizzazione. Non si può tenere in ostaggio circa trenta famiglie della zona collinare di punto in bianco. Tali opere vanno studiate, calendarizzate e rese note per tempo: forse, però, il Comune e il settore Lavori pubblici sono ancora una volta lontani dai cittadini a favore ora di una ditta, ora dell’altra. Privati che hanno solo fretta di ricevere le autorizzazioni giuste. Poco importa se così facendo si tengono in ostaggio i residenti, poco importa dei loro problemi e delle necessità di spostamento.
Chiedo, perciò, di conoscere tutti gli atti riguardanti questa ordinanza e se funzionari e assessore ai Lavori pubblici hanno approfondito tutti gli aspetti giuridici e studiato le conseguenze per la popolazione. Il ‘caso studio’ è sintomatico di quanto accade normalmente, ovvero qualunque ditta le autorizzazioni agli scavi che vengono effettuati. Sono ben impresse nella mente degli stabiesi quello che accadde al tempo della posa della fibra ottica: cantieri ovunque e manto stradale sistemato in maniera approssimativa, tanto per utilizzare un eufemismo. Non c’è un minimo di organizzazione né un cronoprogramma facilmente reperibile. Chiediamo delucidazioni a chi di competenza e, nel dare solidarietà ai cittadini che potrebbero effettuare manifestazioni di protesta, sin d’ora che come gruppo consiliare presenteremo subito un’interpellanza urgente per farci relazionare in merito.”

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comunicato di stampa di vincenzo ungaro

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