Nuove Terme: I muri della vergogna …e le antiche terme sono ancora chiuse.

Termalismo. I muri della vergogna …e le antiche terme sono ancora chiuse.

Estrema rappresentazione della chiusura di un simbolo della città di Castellammare di Stabia. Quel bene della collettività ha bisogno di un controllo assiduo. I muri della vergogna delle Nuove Terme di Stabia sono l’emblema del fallimento della politica del Partito Democratico. Il termalismo deve ripartire dalle Antiche Terme? Bene, per il momento sono ancora chiuse. Diciamo ‘no’ ad operazioni-nostalgia fini a sé stesse. Il muro sta a significare incapacità gestionale ed estrema rappresentazione della chiusura di un simbolo della città di Castellammare di Stabia. Per di più che non crediamo affatto, e i più recenti fatti di cronaca sembrano già darci ragione, che i mattoni possano tenere lontani vandali e ladri che per anni hanno imperversato nel complesso distruggendolo. Quel bene della collettività ha bisogno di un controllo assiduo. Il progetto di privatizzare la gestione, se questo è ancora tra gli obiettivi dell’amministrazione di Antonio Pannullo, non poteva cominciare peggio e potrebbe continuare con speculazioni edilizie e continue devastazioni.
Ci aspettiamo, perciò, che d’ora in avanti qualsiasi atto riguardante il termalismo comporti un continuo dibattito con tutte le forze politiche e non si continui sulla strada che ci ha condotti al fallimento, senza alcun dibattito in consiglio comunale. Sta di fatto che la riapertura delle Antiche Terme continua a slittare e il termalismo a Castellammare è fermo al palo, mentre in altre realtà del nostro Paese, tramite iniziative politiche ed imprenditoriali, si sono trovate soluzioni. Tutto questo crediamo sia meritevole di approfondimento, nel rispetto della città e degli ex lavoratori termali.
Stiamo predisponendo un’interpellanza ad hoc che presenteremo nelle prossime ore: chiediamo che lo stato di abbandono, le procedure attivate per la riconsegna del Solaro, la cattiva gestione, tutti gli ultimi atti siano verificati ed attentamente valutati. Basti pensare al solo danno economico che la città ha subito con la chiusura delle Terme. Non vorremmo che la riapertura temporanea delle Antiche Terme rappresenti un’operazione-nostalgia.

Questo il testo di una nota congiunta che ho sottoscritto insieme ai consiglieri comunali di opposizione di centrodestra Vincenzo Ungaro, Antonio Cimmino, Massimiliano De Iulio e Antonio Marino.

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