Il Patrimonio distrutto

Il Patrimonio distrutto

Vorremmo restituire agli stabiesi un patrimonio d’inestimabile valore

Castellammare è conosciuta da sempre come “la città delle acque”. Eppure dal 23 marzo 2015, giorno del fallimento di Terme di Stabia, mai brand sembrerebbe più inappropriato. I problemi sono cominciati prima, sia chiaro, ma la colpa della politica negli anni è stata quella di non essere in grado di proporre un serio programma di rilancio delle ‪‎Terme‬. La sfida della prossima Amministrazione sarà di provare a restituire agli stabiesi un patrimonio d’inestimabile valore ma che finora è stato gestito in modo inadeguato.
Ecco le tre domande di Metropolis.

D.: Terme, ancora un furto nel Solaro. Di chi è la colpa? Come si può fare per tutelare lo stabilimento?

Non ci sorprende di certo la notizia di un nuovo furto alle Nuove Terme. Il problema è che le responsabilità e la sicurezza degli stabilimenti termali, Nuove ed Antiche Terme, fino al 17 febbraio 2016 erano competenza, rispettivamente, del curatore fallimentare e del commissario prefettizio, dal 18 febbraio competenza della municipalizzata Sint e del commissario prefettizio. Per tutelare lo stabilimento bisogna istituire turni di vigilanza da affidare ad un istituto privato, sia alle Antiche Terme sia alle Nuove, ed attivare al Solaro l’impianto di videosorveglianza già installato che arriva finanche in certi reparti come quello dell’Fkt. È inaccettabile che, anche per bandi di per sé di facile gestione come quelli per la guardiania, il Municipio nei mesi scorsi abbia fatto una confusione tale che per lunghi periodi i complessi sono rimasti senza protezione.

D.: Di chi è la responsabilità del fallimento delle Terme?

La responsabilità è interamente dei consiglieri comunali del centrosinistra che hanno governato la città negli ultimi
anni. Si tratta delle stesse identiche persone che ora rischiano di essere nuovamente elette nel centrosinistra. Dobbiamo dire basta a queste persone che manovrano dietro le amministrazioni. Politiche aziendali poco lungimiranti e clientelismo hanno distrutto il complesso portando al fallimento la società. Prova ne è il maldestro tentativo, sempre che di reale tentativo si voglia parlare, riguardante il concordato. Il provvedimento è stato rigettato dal Tribunale e come se non bastasse, sono stati licenziati circa cento lavoratori tagliando di netto il cordone che li legava alla partecipata. Un disegno ben progettato che si completa con la vendita dell’Hotel delle Terme per fare cassa. Oggi siamo arrivati al terzo bando consecutivo, da bloccare senza mezzi termini, che rischia di svendere il nostro patrimonio immobiliare per pochi milioni di euro. Come se non bastasse, in Regione il centrodestra ha proposto uno stanziamento di 1 milione di euro per rilanciare le Antiche Terme, anch’esso bocciato dal centrosinistra.

D.: Qual è il suo progetto per rilanciare il termalismo?

Nel programma della mia coalizione abbiamo le idee chiare su come rilanciare il termalismo a Castellammare di Stabia. Gli obiettivi sono: bloccare la vendita dell’albergo; riaprire con tutte le potenzialità le Antiche Terme e sfruttare le numerose sorgenti per cui è famosa Castellammare (a marzo 2017 scadranno le concessioni) e collegare lo stabilimento alla Caserma Cristallina di via Duilio; riaprire le Nuove Terme con una nuova concezione del termalismo, sul Solaro verrà realizzato un polo di eccellenza termale e sanitario. Si tratta di obiettivi immediatamente perseguibili grazie alla privatizzazione della gestione dei complessi e ad importanti partnership tra pubblico e privato. Sono allo studio di una squadra di tecnici, inoltre, bandi internazionali per comodato d’uso di strutture e per l’imbottigliamento e la commercializzazione di alcune sorgenti. Mettere in rete e creare un circuito virtuoso sul nostro termalismo sono le uniche strade per risorgere. Tutto ciò è possibile e non è utopia, è solo utilizzare in maniera ordinaria quello che di più prezioso abbiamo, ossia l’acqua, che fino a quando sarà garantita dalla natura, rimarrà sempre fonte di ricchezza e benessere.

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