Assunzioni: scarsa sensibilità da parte dell’Amministrazione

Il tema del lavoro è particolarmente sensibile in città. Ci saremmo aspettati che prima di predisporre le assunzioni, questa amministrazione comunale convocasse una riunione per esporre dati certi.

Parlo di numeri riguardanti i dipendenti che sono già andati e che andranno in pensione da qui a un anno. È necessario avere un quadro completo delle posizioni necessarie tenendo in considerazione anche la pianta organica del Comune. Parliamo di un vero e proprio piano assunzioni per evitare di ripetere gli errori del passato con conseguenti enormi disagi per i cittadini. Da non trascurare il tema della razionalizzazione delle sedi comunali. Non è possibile che per una pratica gli stabiesi debbano rivolgersi a tre diversi uffici ubicati in zone diverse di Castellammare. Tra di essi c’è anche Palazzo Di Nola, il cui fitto costa al Comune circa 300mila euro l’anno. Accorpando i settori e attivando uno sportello unico per l’edilizia, ad esempio, si risparmierebbero fondi con i quali procedere ad altre assunzioni. Siamo coscienti che si tratta di un tema particolarmente sensibile in una realtà che vanta una percentuale molto alta di disoccupazione, e ci saremmo aspettati una sensibilità maggiore anche da parte dell’amministrazione comunale.

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Carenza di personale e crollo di soffitti: è questo il rilancio per il nostro ospedale?

Ospedale San Leonardo: Carenza di personale e crollo di soffitti: è questo il rilancio per il nostro ospedale?

Ospedale San Leonardo: sbarcherà il 14 settembre in assise, ne vedremo delle belle. Rilancio sì, ma a 360 gradi senza aspettare il pagamento di cambiali elettorali. Osservando le immagini del crollo del soffitto in un reparto e leggendo storie agghiaccianti riguardanti le attese dei pazienti per un esame viene da chiedersi: è questo ciò che intendevano gli esponenti del centrosinistra al governo quando parlavano di rilancio dell’ospedale ‘San Leonardo’ di Castellammare di Stabia? Tra pochi giorni il tema dell’ospedale verrà affrontato in consiglio comunale e in quella sede credo proprio che ne vedremo delle belle perché stiamo preparando interpellanze e dossier da presentare. In aula avremo anche l’onore di parlare direttamente con i vertici dell’Asl NA3 Sud. L’obiettivo, stando a quanto dichiarato da alcuni esponenti del Partito Democratico, sarebbe quello di riportare l’emodinamica a Castellammare, forse supplicando i soliti potentati politici regionali di riferimento che hanno sempre utilizzato il San Leonardo come un mercato dove fare spesa di voti di elezione in elezione. Questo, mentre l’ospedale cade a pezzi e se non è ancora completamente crollato lo dobbiamo solamente al coraggio e alla passione di professionisti che sorreggono i reparti. Il crollo del solaio, che solo fortunatamente non ha prodotto feriti, spinge a pensare ad una messa in sicurezza urgente. Senza pensare all’emergenza personale, al fatto che non si riescono talvolta a dare nemmeno le risposte più basilari all’utenza. Il nostro ospedale deve essere un’eccellenza che serve decine di Comuni, deve essere un punto di riferimento. Abbiamo visto con i nostri occhi le condizioni dell’ospedale e se si parla di rilancio bisogna farlo a 360 gradi, senza attendere il pagamento di ennesime cambiali elettorali che gettano solo fumo negli occhi di cittadini ed operatori stanchi di vivere in emergenza.

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Il mercato dei fiori non si tocca. Imprenditori investano sul nostro territorio.

Mercato dei fiori: Imprenditori investano sul nostro territorio.

De Luca cerca di prendersi e portare a Salerno un nostro punto di rilevanza internazionale. Incontrare subito investitori e capire esigenze. L’amministrazione sta lasciando morire un altro pezzo di Stabia. Subito riqualificazione e creazione di un nuovo polo mercatale. Ci batteremo fino alla fine per i nostri floricoltori.
Imprenditori pronti a investire per portare a Scafati il nostro mercato? L’amministrazione comunale dorme o fa finta di dormire? Non possiamo permetterlo, sarebbe l’ennesima sconfitta per Castellammare di Stabia: ci batteremo con le unghie e con i denti per i nostri floricoltori. Stando a quanto riportato oggi dalla stampa ci sarebbero decine di imprenditori pronti ad investire una volta delocalizzato il mercato. Un mercato di rilevanza europea che, pur ricadendo sul territorio di Pompei, è animato per la stragrande maggioranza da maestranze e professionalità stabiesi. Ora mi chiedo, cara amministrazione di centrosinistra, caro sindaco Antonio Pannullo, vogliamo davvero perdere anche questo pezzo di città a favore di Salerno? Si tratta di risorse nostrane che con ogni probabilità non interessano a chi occupa in questo momento gli scranni della maggioranza a Palazzo Farnese. L’amministrazione come al solito è molto più attenta alle spartizioni di potere che non al commercio, alle eccellenze, a tutto ciò che rende Castellammare una città ‘viva’. L’amministrazione sta lasciando morire un altro pezzo di Stabia. Questi imprenditori vanno incontrati subito, bisogna battersi per capire quali sono le loro esigenze e portare quei capitali qui in città. È necessario capire quali sono i fattori che li spingerebbero ad investire lontano da Castellammare ed impedire questo ennesimo scempio. I fiori nascono sul territorio stabiese per mano di coltivatori che ci invidiano in tutto il mondo, ma a causa della palese incapacità dell’amministrazione comunale la città rischia ancora una volta di essere depauperata da risorse e punti nevralgici fondamentali. La proposta che avanziamo non è quella di delocalizzare il mercato florovivaistico, bensì di riqualificarlo se necessario, ammodernando collegamenti viari e migliorando i servizi. In questo senso esiste un’area del rione ‘Ponte Persica’, anch’essa al confine tra Castellammare e Pompei, che fu individuata per la creazione del nuovo mercato ortofrutticolo. Bene: proponiamo agli imprenditori e ai soggetti di settore di creare un unico polo mercatale. Quello che è certo è che ci batteremo fino alla fine, non perderemo il nostro mercato dei fiori, faremo la nostra parte, anche se l’amministrazione comunale pare avere il prosciutto sugli occhi o guarda da un’altra parte, mentre il governatore Vincenzo De Luca cerca di accaparrarsi l’importantissimo mercato portandolo nella sua amata Salerno. Siamo quasi certi di essere di fronte all’ennesima cambiale elettorale che l’amministrazione sta per pagare.


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Nuove Terme: I muri della vergogna …e le antiche terme sono ancora chiuse.

Termalismo. I muri della vergogna …e le antiche terme sono ancora chiuse.

Estrema rappresentazione della chiusura di un simbolo della città di Castellammare di Stabia. Quel bene della collettività ha bisogno di un controllo assiduo. I muri della vergogna delle Nuove Terme di Stabia sono l’emblema del fallimento della politica del Partito Democratico. Il termalismo deve ripartire dalle Antiche Terme? Bene, per il momento sono ancora chiuse. Diciamo ‘no’ ad operazioni-nostalgia fini a sé stesse. Il muro sta a significare incapacità gestionale ed estrema rappresentazione della chiusura di un simbolo della città di Castellammare di Stabia. Per di più che non crediamo affatto, e i più recenti fatti di cronaca sembrano già darci ragione, che i mattoni possano tenere lontani vandali e ladri che per anni hanno imperversato nel complesso distruggendolo. Quel bene della collettività ha bisogno di un controllo assiduo. Il progetto di privatizzare la gestione, se questo è ancora tra gli obiettivi dell’amministrazione di Antonio Pannullo, non poteva cominciare peggio e potrebbe continuare con speculazioni edilizie e continue devastazioni.
Ci aspettiamo, perciò, che d’ora in avanti qualsiasi atto riguardante il termalismo comporti un continuo dibattito con tutte le forze politiche e non si continui sulla strada che ci ha condotti al fallimento, senza alcun dibattito in consiglio comunale. Sta di fatto che la riapertura delle Antiche Terme continua a slittare e il termalismo a Castellammare è fermo al palo, mentre in altre realtà del nostro Paese, tramite iniziative politiche ed imprenditoriali, si sono trovate soluzioni. Tutto questo crediamo sia meritevole di approfondimento, nel rispetto della città e degli ex lavoratori termali.
Stiamo predisponendo un’interpellanza ad hoc che presenteremo nelle prossime ore: chiediamo che lo stato di abbandono, le procedure attivate per la riconsegna del Solaro, la cattiva gestione, tutti gli ultimi atti siano verificati ed attentamente valutati. Basti pensare al solo danno economico che la città ha subito con la chiusura delle Terme. Non vorremmo che la riapertura temporanea delle Antiche Terme rappresenti un’operazione-nostalgia.

Questo il testo di una nota congiunta che ho sottoscritto insieme ai consiglieri comunali di opposizione di centrodestra Vincenzo Ungaro, Antonio Cimmino, Massimiliano De Iulio e Antonio Marino.

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Chiusura Campagna elettorale

Vi apetto stasera alla chiusura campagna elettorale

Questa sera alle ore 20,00 in Villa Comunale, nei pressi della Cassarmonica, Mara Carfagna chiuderà con noi la ‪‎Campagna Elettorale‬. Una campagna lunga, proficua, emozionante da chiudere alla grande. Con Voi‬. Vi aspetto!

‪#‎VotoLibero‬ ‪#VotoPulito‬ ‪#ballottaggio ‪#GaetanoCimmino2016 ‪#CastellammarediStabiaStabia2016 ‪#giovaneecompetenteCampagnaElettorale #ConVoi

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Più forze al Partenariato tra pubblico e privato

Nell’ambito partenariato pubblico e privato, è mia intenzione far ricorso per realizzazione di interventi di pubblica utilità

Tra i primi atti amministrativi un tavolo permanente con clero e associazioni per supportare l’azione di governo della città: sempre più forza al concetto di partenariato tra pubblico e privato”. Così Gaetano Cimmino, candidato sindaco della coalizione di centrodestra al ballottaggio del 19 giugno a Castellammare di Stabia. La partecipazione, il confronto, il dialogo e l’ascolto del territorio, sono i presupposti su cui poter costruire la rinascita della città. Coinvolgeremo sia associazioni di volontariato sia quelle di categoria [‪#‎commercianti‬, ‪#‎artigiani‬, ‪#‎imprenditori‬, ‪#‎albergatori‬, ‪#‎professionisti‬].

È impensabile, oggi, poter discutere di una ripresa del territorio ed attuare, conseguentemente, i relativi processi, senza il fondamentale valido apporto di tutte quelle sane forze che, quotidianamente e tra mille difficoltà, continuano a svolgere le loro attività in città e che credono ancora nella possibilità di una ripresa sociale ed economica. Nel corso della mia campagna elettorale ho avuto modo di constatare la presenza in città di eccellenti realtà imprenditoriali e, tra queste, particolarmente numerose quelle giovanili che, nel rappresentarmi le molte criticità in cui sono costrette ad operare, mi hanno sollecitato ad intervenire. Troppa burocrazia, infrastrutture inadeguate, immagini della città indecorose sono da tempo elementi ostative al decollo di iniziative.

Interverrò in maniera incisiva, su questi aspetti procedendo ad una adeguata informatizzazione dell’amministrazione comunale per consentire agli operatori ed ai cittadini tutti di poter dialogare online con i vari settori dell’Ente e poter usufruire, in tempi rapidi, delle prestazioni e dei servizi erogati da Palazzo Farnese.

Sempre nell’ambito del sistema del partenariato pubblico privato, nella redazione della programma delle opere pubbliche, è mia intenzione far ricorso, per la realizzazione degli interventi di pubblica utilità e degli investimenti, agli istituti della finanza di progetto, della locazione finanziaria, del contratto di disponibilità, sistemi di concessione per niente utilizzati dalle precedenti amministrazioni benché disciplinati dal vigente codice dei contratti, e ciò anche per la impossibilità di far ricorso a spese gravanti sul bilancio comunale. Mi auguro che queste mie considerazioni possano far scattare nell’animo dei miei concittadini la forza di sottrarsi all’obbedienza del voto imposta da pochi e sentirsi liberi di poter esprimere la propria volontà di scelta sul futuro di Castellammare sulla base di concrete e fattive proposte.

‪#‎commercianti‬, ‪#artigiani, ‪#imprenditori, ‪#albergatori, ‪#professionisti

forza al Partenariato tra pubblico e privato

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Istituirò la delega di attuazione delle misure per il rilancio

La criminalità non si sconfigge con il carcere ma la si isola e la si costringe a marcire, con opportunità di lavoro per i tanti giovani disoccupati.

All’atto del mio insediamento istituirò la delega “Attuazione delle misure per il rilancio” per dare maggiore incisività all’azione di governo sulle tematiche dello sviluppo. Lo sviluppo economico della città, ed in particolare del settore del commercio, non può prescindere da una seria attenzione e sostegno al turismo da diporto. Per troppo tempo gli imprenditori del settore sono stati lasciati soli costringendoli addirittura a curare a proprie spese la pulizia e gli abbellimenti floreali delle banchine e delle pertinenze di ristoranti per sminuire la percezione di degrado ai tanti fruitori. È il momento di stare vicino ai titolari delle attività, di aiutarli dando corso ad una seria programmazione perché la zona del centro diventi uno dei motori produttivi della nostra città. Bisogna recuperare il decoro urbano e predisporre parcheggi, individuare un sito dove dislocare una sezione distaccata della polizia o dei carabinieri. Non sentiremo più parlare dell’Acqua della Madonna come rione dimenticato. Snellirò la burocrazia che impedisce ai tanti commercianti ed imprenditori della zona oggi costretti, da una politica incapace a nuotare nell’illegalità, ad investire con l’effetto favorevole di creare posti di lavoro. La criminalità non si sconfigge con il carcere ma la si isola, e la si costringe a marcire, con opportunità di lavoro per i tanti giovani disoccupati.

#VotoLibero #VotoPulito #ballottaggio #GaetanoCimmino2016 #CastellammarediStabia #Stabia2016 #giovaneecompetente  #turismo

istituirò delega attuazione misure per rilancio

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Il Patrimonio distrutto

Il Patrimonio distrutto

Vorremmo restituire agli stabiesi un patrimonio d’inestimabile valore

Castellammare è conosciuta da sempre come “la città delle acque”. Eppure dal 23 marzo 2015, giorno del fallimento di Terme di Stabia, mai brand sembrerebbe più inappropriato. I problemi sono cominciati prima, sia chiaro, ma la colpa della politica negli anni è stata quella di non essere in grado di proporre un serio programma di rilancio delle ‪‎Terme‬. La sfida della prossima Amministrazione sarà di provare a restituire agli stabiesi un patrimonio d’inestimabile valore ma che finora è stato gestito in modo inadeguato.
Ecco le tre domande di Metropolis.

D.: Terme, ancora un furto nel Solaro. Di chi è la colpa? Come si può fare per tutelare lo stabilimento?

Non ci sorprende di certo la notizia di un nuovo furto alle Nuove Terme. Il problema è che le responsabilità e la sicurezza degli stabilimenti termali, Nuove ed Antiche Terme, fino al 17 febbraio 2016 erano competenza, rispettivamente, del curatore fallimentare e del commissario prefettizio, dal 18 febbraio competenza della municipalizzata Sint e del commissario prefettizio. Per tutelare lo stabilimento bisogna istituire turni di vigilanza da affidare ad un istituto privato, sia alle Antiche Terme sia alle Nuove, ed attivare al Solaro l’impianto di videosorveglianza già installato che arriva finanche in certi reparti come quello dell’Fkt. È inaccettabile che, anche per bandi di per sé di facile gestione come quelli per la guardiania, il Municipio nei mesi scorsi abbia fatto una confusione tale che per lunghi periodi i complessi sono rimasti senza protezione.

D.: Di chi è la responsabilità del fallimento delle Terme?

La responsabilità è interamente dei consiglieri comunali del centrosinistra che hanno governato la città negli ultimi
anni. Si tratta delle stesse identiche persone che ora rischiano di essere nuovamente elette nel centrosinistra. Dobbiamo dire basta a queste persone che manovrano dietro le amministrazioni. Politiche aziendali poco lungimiranti e clientelismo hanno distrutto il complesso portando al fallimento la società. Prova ne è il maldestro tentativo, sempre che di reale tentativo si voglia parlare, riguardante il concordato. Il provvedimento è stato rigettato dal Tribunale e come se non bastasse, sono stati licenziati circa cento lavoratori tagliando di netto il cordone che li legava alla partecipata. Un disegno ben progettato che si completa con la vendita dell’Hotel delle Terme per fare cassa. Oggi siamo arrivati al terzo bando consecutivo, da bloccare senza mezzi termini, che rischia di svendere il nostro patrimonio immobiliare per pochi milioni di euro. Come se non bastasse, in Regione il centrodestra ha proposto uno stanziamento di 1 milione di euro per rilanciare le Antiche Terme, anch’esso bocciato dal centrosinistra.

D.: Qual è il suo progetto per rilanciare il termalismo?

Nel programma della mia coalizione abbiamo le idee chiare su come rilanciare il termalismo a Castellammare di Stabia. Gli obiettivi sono: bloccare la vendita dell’albergo; riaprire con tutte le potenzialità le Antiche Terme e sfruttare le numerose sorgenti per cui è famosa Castellammare (a marzo 2017 scadranno le concessioni) e collegare lo stabilimento alla Caserma Cristallina di via Duilio; riaprire le Nuove Terme con una nuova concezione del termalismo, sul Solaro verrà realizzato un polo di eccellenza termale e sanitario. Si tratta di obiettivi immediatamente perseguibili grazie alla privatizzazione della gestione dei complessi e ad importanti partnership tra pubblico e privato. Sono allo studio di una squadra di tecnici, inoltre, bandi internazionali per comodato d’uso di strutture e per l’imbottigliamento e la commercializzazione di alcune sorgenti. Mettere in rete e creare un circuito virtuoso sul nostro termalismo sono le uniche strade per risorgere. Tutto ciò è possibile e non è utopia, è solo utilizzare in maniera ordinaria quello che di più prezioso abbiamo, ossia l’acqua, che fino a quando sarà garantita dalla natura, rimarrà sempre fonte di ricchezza e benessere.

#‎PartitodelDissesto #‎VotoLibero #‎VotoPulito #ballottaggio #GaetanoCimmino2016 #CastellammarediStabia #‎Stabia2016 #giovaneecompetente

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Le mie priorità per Castellammare di Stabia

Le mie priorità per Castellammare di Stabia

Le mie priorità da sindaco di Castellammare di Stabia.

Sul presunto inquinamento del voto di domenica 5 giugno ho presentato un esposto contro ignoti alle autorità competenti. Quanto sta accadendo a Napoli deve far riflettere anche a Castellammare di Stabia. Ho chiesto nel merito, in vista del ‪‎ballottaggio‬, anche un incontro con il Prefetto di Napoli per esporgli le mie preoccupazioni.
Archiviato questo tema, desidero confrontarmi sui ‪programmi‬ e sulle proposte‬. Il mio impegno da sindaco di Castellammare sarà quello di riaprire la ‪Villa Comunale‬ entro trenta giorni dal mio insediamento. Come seconda priorità ho intenzione di focalizzare la mia attenzione sul ‪‎Commercio‬ e sulle ‪Attività Produttive‬ per le quali è necessario sbloccare il vincolo del terziario. Il terzo impegno che prendo riguarda il settore ‪Urbanistica‬: bisogna, infatti, risolvere la questione di Varano, il condono del 2003 e l’emergenza sfratti nei diversi rioni della città.
Io sono un sindaco libero, pertanto se mi darete l’onore di insediarmi a Palazzo Farnese coinvolgerò le forze che hanno avuto consensi in città. Se vogliamo il bene di ‪Castellammare‬ posso dire, a testa alta, di avere le mani libere per formare un governo di salute pubblica coinvolgendo tutte le forze in campo.

#‎VotoLibero‬ ‪#‎VotoPulito‬ #ballottaggio ‪#‎GaetanoCimmino2016‬ ‪#‎CastellammarediStabia‬ #programmi‬ #‎proposte‬ ‪#‎Stabia2016‬ ‪#‎giovaneecompetente‬ #VillaComunale #‎Commercio‬ #‎AttivitàProduttive ‪#‎Urbanistica‬

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